Scappa ad ogni costo e scopri la verità
Ogni giocatore che si avvicina per la prima volta a un videogame cerca un'esperienza di gioco diversa: ci sono quelli che cercano emozioni forti, o anche solo di riempire qualche minuto nei loro tempi morti, o magari una sfida in grado di mettere alla prova le loro abilità mentali.
È proprio per questo genere di giocatori che sono stati ideati, prima per PC e poi per dispositivi mobili, gli escape room, come il nostro Spotlight: Room Escape. Sviluppato per mano di Javelin Ltd, spinge tutti quelli che vogliono provarlo a dare il meglio con la loro mente.
Un mistero da svelare a colpi di puzzle
Se possiamo dire qualcosa di Spotlight: Room Escape è che di certo non si tratta di un gioco per gli utenti impazienti. Se, infatti, cerchi sempre una soluzione semplice e veloce a un problema, forse finirai per aspettare un bel po' in questo gioco. Non che avanzare sia estremamente complicato, ma nella maggior parte dei casi dovrai sederti a pensare e riflettere prima di compiere il passo successivo.
Spotlight: Room Escape ti costringe ad analizzare scrupolosamente ogni tua decisione.
Le caratteristiche principali del titolo sono:
- Risolvi i puzzle di logica per avanzare.
- Non esiste un limite al numero di tentativi con cui potrai provare a risolvere ogni enigma, né tanto meno è prevista la morte nel gioco.
- Indizi in formato video integrati al gameplay, che potrai consultare nel momento del bisogno.
Tuttavia, dobbiamo segnalare la presenza di alcune funzionalità a pagamento all'interno del gioco; infatti, se stai cercando un modo per liberarti della pubblicità e sbloccare i capitoli rimanenti dell'avventura (per il momento solo tre, anche se stando alle parole dei creatori presto ne arriveranno altri), dovrai tirar fuori il portafoglio.
Requisiti e informazioni aggiuntive:
- Sistema operativo richiesto: Android 5.0.
- L'applicazione offre acquisti integrati.
Ciao a tutti! Mi chiamo Sergio Agudo e sono un appassionato di scienza, di informatica e di videogiochi. Fin da molto piccolo sono sempre stato fissato con i computer e con quello che in una casa spagnola degli anni 80 si chiamavano...
Alice Verni